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mercoledì 12 ottobre 2011

La bicicletta perduta

Da molto tempo vicino al mio dipartimento (sto parlando di circa 3 anni) si trova una specie di cimelio che si sta trasformando in una sorta di opera d'arte: una ruota di bicicletta attaccata alla rastrelliera dove generalmente parcheggio il mio velocipede.



All'inizio in realtà non c'era solo la ruota, ma tutta la bicicletta: questa la notai fin dai miei primi giorni all'università (circa 4 anni fa) e, cosa particolare, mancava il sellino. Allora io mi chiedo, perché qualcuno dovrebbe fregare la sella di una bici? Se è un ladro, sinceramente non lo capisco, se è uno scherzo, è di pessimo gusto. Comunque quella bici, arancione e senza sellino, rimase lì per circa un anno. Poi, di punto in bianco, il telaio scomparve e rimase solo la ruota. L'unica ipotesi plausibile è che qualcuno abbia sganciato il telaio alla ruota e, con i soldi che servono, si sarà comprato un sellino e una ruota nuova. Ma quella ruota rimane lì, quasi come monumento.

Questa ruota ne ha passate di tutti i colori: ha preso il freddo, la neve, la pioggia, il vento e il caldo afoso. Ma nessuno l'ha mai tolta da lì. È davvero sorprendente come un uomo si affezioni quasi inconsciamente ad oggetti che non sono suoi, ma che ormai fanno parte della propria routine.

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