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lunedì 2 settembre 2013

La Siria

Ogni tanto mi capita di leggere sui social cosi di gente contro l'intervento americano militare in Siria perché "Siamo contrari alla guerra!". Mi chiedo allora per cosa siano morte più di centomila persone finora, forse perché quando si lotta e ci si uccide tra persone della stessa nazione non è una vera guerra.

P.S. che non c'entra niente con il post: ne approfitto per salutare una cara persona che non c'è più.

venerdì 30 agosto 2013

Quando scrivono di te, ma proprio te, su Wikipedia

E alla fine anch'io sono su Wikipedia. Il fatto che il tizio in questione non sia io è del tutto marginale, ma vuoi mettere la soddisfazione di vedere il proprio nome sull'enciclopedia web più famosa al mondo?

Quando una notizia ti fa piacere

Oggi il presidente Napolitano ha nominato quattro nuovi senatori a vita: Renzo Piano, Elena Cattaneo e, soprattutto dal mio punto di vista, Carlo Rubbia e Claudio Abbado. Sono legato soprattutto a questi ultimi due nomi per via della mia formazione scientifico e musicale (oltre ad essere laureato in fisica, ho studiato per alcuni anni a Conservatorio) e quindi mi fa molto piacere vedere queste due personalità ricevere un così importante riconoscimento.

E qui parte la mia riflessione: quanti si lamenteranno di queste nomine? Quanti diranno che sono un costo eccessivo per lo Stato?

Perché la capacità dell'italiano medio di lamentarsi di qualsiasi cosa è unica: se i parlamentari sono nominati è un problema, se sono degli incapaci è un problema, se sono della società civile è un problema, se sono dei politici di mestiere è un problema, e via discorrendo. Quindi è normale che si lamenteranno anche per queste nomine per i motivi più stupidi, come per esempio "Quanto ci costeranno?", come se l'unica cosa che conta quando si tratta di parlamentari è il loro costo e non la possibilità da parte loro di poter migliorare le cose facendo risparmiare soldi dove ci sono degli sprechi o facendo proposte di leggi utili alla comunità.

Ma quello che mi preme sottolineare di queste nomine è che le quattro personalità che ho indicato in precedenza sono persone che hanno raggiunti grandissimi traguardi nei loro campi. Invece di lamentarci solo che abbiamo politici che fanno schifo, iniziamo a pensare che è con l'impegno serio che si possono cambiare le cose e dare un po' di prestigio alla propria nazione.

Lamentarsi soltanto senza fare qualcosa di concreto non serve a niente. È una grandissima banalità, ma in questo periodo storico dove il buon senso sembra essere scomparso dalla maggior parte della popolazione è necessario ripetere anche le cose più ovvie e banali.

giovedì 29 agosto 2013

Superquark

Post aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Ogni tanto mi chiedo: ma sono ancora l'unico scemo a guardare Superquark (e suoi derivati)? Perché è uno dei pochissimi programmi ben fatti della televisione italiana, dove si cerca di fare informazione scientifica seria (e non come si fa in certe paccottiglie dove si spacciano bufale per verità acquisite) e dove ogni volta si impara qualcosa di nuovo (per dire stasera hanno fatto un interessantissimo documentario sulle piante).

A volte mi sento completamente fuori fase rispetto alla società di oggi. E non è detto che questo sia un male. Purtroppo.

P.S.: tra l'altro ho proprio beccato l'ultima puntata di questa stagione. La devo considerare una botta di sfortuna o un'incredibile scherzo del destino?

lunedì 20 maggio 2013

Un anno fa

Un anno fa a quest'ora avevo una paura boia. Il 20 maggio dell'anno scorso, poco dopo le quattro del mattino, un'allegra scossa di terremoto di magnitudo poco inferiore a 6 ha fatto tremare tutta l'Emilia e parte della Lombardia e del Veneto. Un anno dopo il ricordo è ancora fresco e indelebile.

La ricostruzione (per quanto possibile) procede, anche se vedere il centro di San Felice sul Panaro come se il terremoto fosse appena capitato fa male; vedere la Rocca che sta a malapena in piedi ti fa stringere il cuore. Ma vedere che nella zona di Medolla e Mirandola stanno cercando di ricostruire tutti i capannoni industriali per far tornare tutto come prima ti dà un minimo di speranza, ti fa capire che non è tutto fermo e che si sta cercando di tornare alla situazione precedente quel sisma. È un bel segno di forza e vitalità di questa zona.

Quello che però ti rimane impresso dopo un anno è che ancora al minimo tremore, al minimo rumore, pensi sempre possa essere una scossa di terremoto. Puoi anche essere la persona più razionale e scientificamente preparata del mondo, puoi sapere tutto della tettonica a placca e di ciò che comporta, puoi sapere tutto della sismicità della zona in cui vivi e a quali tipi di movimenti tettonici è sottoposta, ma la paura di una scossa di terremoto ti rimane sempre impressa, non si cancellerà più. L'unica cosa che mi tranquillizzava l'anno scorso era andare al Cineca, perché ero un po' più lontano dalle zone più colpite, mentre quando mi mettevo a letto avevo talmente tante suggestioni che sentivo scosse anche quando non c'erano.

Dopo un anno tutto questo ti rimane. E probabilmente non se ne andrà più via.

venerdì 26 aprile 2013

Domande banali

Voglio fare due domande banali ai miei lettori: conta di più salvare migliaia di vite umane da malattie terribili come Parkinson, Alzheimer e Sclerosi Multipla, oppure salvare cento topi e un coniglio usati per fare gli esperimenti su tali malattie? Conta di più avere la certezza che una cura sia sicura, affidabile e che riduca al minimo gli effetti collaterali oppure bisogna usare dei bambini per applicare cure di indubbia efficacia? Perché se il paradigma diventa "no agli animali, ma sì ai bambini come cavie" allora la mia risposta sarà sempre un no secco.

giovedì 25 aprile 2013

Letta, Bilderberg, i bimbiminkia e il chinotto

Dopo solo un giorno dall'incarico ricevuto per formare il governo, Enrico Letta è diventato inviso a molte personalità della rete. Beppe grillo afferma che oggi muore il 25 aprile per la sua nomina a Presidente del Consiglio incaricato, in quanto Letta fa parte del famigerato gruppo Bilderberg (gruppo che secondo molti decide le sorti del mondo intero), quindi implicitamente si afferma che è stato nominato perché fa parte di quelle cattivissime associazioni simil massoni che governano veramente il mondo (non viene il dubbio che sia stato nominato da Napolitano perché gli girava così).

In realtà lo stesso Letta, nel febbraio 2012, affermava di appartenere a un gruppo ben peggiore: quello dei bimbiminkia. A questo punto il piano di Letta junior è evidente: abolire tutti i "che" e i "perché" per sostituirli con "ke" e "xkè" (e l'accento sbagliato non è un errore di battitura) per far diventare l'Italia la prima dittatura al mondo governata dai bimbiminkia. Un record non da poco.

Ma forse i piani del cattivissimo Enrico sono diversi: è assoldato dalle potentissime lobby del chinotto e della spuma bionda, per evitare di pagare temibili orpelli voluti da quei cattivoni che non vogliono dare bevande zuccherate alla gente.

O più semplicemente, può essere visto come lo sfigato nipote di Gianni Letta. Perché per alcuni la colpa più grande è essere nipote di uno stretto collaboratore di mister B., come se l'essere parenti sia sufficiente per non dover dire in prima pagina il nome del futuro presidente del consiglio.

Povero Enrico, fossi in lui rinuncerei subito, solo per evitare di sentirsene dire di tutti i colori.

25 aprile

Per ricordare quelli che la dittatura l'hanno combattuta davvero, perché se adesso possiamo scannarci con "questo governo fa schifo", "arrendetevi, siete circondati", "i politici sono tutti uguali" e "non andrò più a votare" bisogna ringraziare tutti quelli che hanno combattuto tra il 1943 e il 1945, a prescindere dal loro colore politico. Perché le dittature fanno schifo, sempre.

mercoledì 24 aprile 2013

Google Reader e la ricerca di un sostituto

L'articolo è stato aggiornato dopo la sua pubblicazione

Come molti di vuoi sapranno, Google ha deciso di chiudere definitivamente Google Reader, il popolare aggregatore di feed ampiamente utilizzato in rete, a partire dal primo luglio di quest'anno. Purtroppo, quando succedono queste cose, non rimane che rassegnarsi: se un prodotto viene fornito in maniera gratuita è possibile che dopo un po' di tempo questo scompaia o diventi a pagamento. È una bella rogna, ma fa parte delle regole del gioco. Reader era (ed è) uno dei migliori aggregatori esistenti sul mercato, e sicuramente la sua mancanza sarà un duro colpo per molti, ma alcuni sostituti si sono affacciati all'orizzonte. Intanto vi do qualche consiglio su come salvare i feed presenti su Google Reader.

È possibile, dal proprio account Google, scaricare i feed che si seguono in un file .xml. Per fare ciò bisogna utilizzare Google Takeout, una specie di mega server dove si possono scaricare tutti le impostazioni e i file salvati dei diversi servizi Google, andare sulla sezione "Scegli servizi" presente nella barra in alto, selezionare "Reader" e infine cliccare su "Crea archivio". Così facendo si ottiene un archivio .zip al cui interno è presente anche il file .xml con tutti i vostri feed che possono quindi essere importati su un altro aggregatore, che può essere sia in versione desktop sia in versione browser. In questo modo potete portarvi dietro tutti i vostri feed senza doverli inserire di nuovo a mano una volta che Google Reader chiuderà i battenti. Il problema però si pone su cosa scegliere come nuovo aggregatore: ci sono alternative valide? E se sì, quali sono?

Porto la mia piccola esperienza di utente Linux: ho provato l'aggregatore nativo, che si chiama Akregator, presente su Fedora 17 con KDE. Ha il vantaggio di essere open source, funziona su tutti i sistemi operativi e importa comodamente i file .xml generati da Reader, ma la visualizzazione grafica è un po' deficitaria (ricorda troppo una casella mail) e soprattutto ho notato troppi problemi nel caricare i feed, perciò l'ho lasciato perdere dopo poco tempo.

Non soddisfatto del primo tentativo, ho provato a cercare qualcos'altro e mi sono imbattuto in Feedly, che sembra fare al caso mio: sincronizza automaticamente l'account con quello di Google (senza la necessità di importare i feed), l'aspetto grafico è abbastanza simile a quello di Reader e, cosa più importante, grazie alla sincronizzazione vi ritrovate tutto com'era organizzato sull'aggregatore di Google (quindi se avete diviso tutti in cartelle, come ha fatto il sottoscritto, si risparmia un sacco di tempo perché non c'è bisogno di rimettere tutto in ordine). Di contro, a mio avviso, c'è un font che non mi aggrada molto (ma quelli sono gusti personali) e all'inizio si ha un attimo di smarrimento per la diversa impostazione rispetto a Reader, ma quella con il tempo tende a diminuire. Un'ultima considerazione: per chi utilizza uno smartphone o un tablet con Android o iOS, si ha la possibilità di scaricare l'applicazione mobile, così da poter seguire i propri feed anche quando non si ha il portatile o il fisso con sé.

Questo servizio mi sembra quantomeno accettabile (anche per la possibilità di utilizzarlo su dispositivi mobili), perciò per il momento utilizzerò questo, però per chi volesse visualizzare altre alternative prima di decidere consiglio la lettura di questo articolo de Il Sole 24 ORE e di quest'altro di Lifehacker, in cui sono riportati altri aggregatori alternativi a Reader.

L'ultima riflessione riguarda i servizi gratuiti: state sempre attenti, perché da un giorno all'altro potrebbero diventare a pagamento o chiudere del tutto. E finché si tratta di Google Reader è un conto, ma se si tratta della propria mail o di altro diventa un bel casino, quindi bisogna sempre stare attenti a non indirizzarsi verso un unico fornitore di servizi come Google per evitare di rimanere fregati e dover cambiare prodotto con tutti i problemi del caso.

P.S.: Ovviamente lo spazio dei commenti può essere utilizzato per lasciare dei feedback su altri aggregatori, così da avere anche una piccola recensione sui prodotti che sono presenti nei due articoli linkati, ma che non ho personalmente provato.

UPDATE: mi è stato segnalato su Twitter l'esistenza di Liferea come aggregatore locale e di Tiny Tiny RSS come alternativa a Google Reader per quanto riguarda la sincronizzazione su più dispositivi. Anche qui il consiglio che vi do è di provarli e di lasciare un eventuale feedback nei commenti a questo articolo.

Letta e il "governo di servizio al paese"

E quindi è stato dato l'incarico per formare un governo a Letta (Enrico, non Gianni, si sa mai che qualcuno prenda fischi per fiaschi). La situazione sulla formazione del governo ormai si sta protraendo da troppo tempo, ma questa volta pare (dico pare) che ci siamo. Ma cosa succederà dopo?

Intanto bisogna vedere quale sarà la lista dei ministri e se questa sarà gradita ai vertici del PdL. Se non dovesse andare bene, allora si aprirebbero le porte delle elezioni anticipate, con la probabile vittoria di B. e con il tracollo del blocco di centrosinistra e del M5S. Se invece dovesse accettare la lista dei ministri, il governo a mio avviso durerà poco, massimo un anno. Dico questo perché un governo di larghe intese c'è già stato (quello attualmente dimissionario) e, appena B. riterrà opportuno andare a votare, staccherà la spina e incasserà i dividendi al mercato elettorale. Alla fine siamo in democrazia, se la gente stravede per il gran capo e lo vedono ancora come "colui che renderà reale la rivoluzione liberale" promessa ormai da 20 anni e che puntualmente, alla prova dei fatti, ha fallito senza appello, allora non si può fare molto: si accetta con tutte le conseguenze del caso.

Ma se, per puro caso, questo governo invece funzionasse? Se si riuscissero a fare quelle riforme che ormai vengono invocate da 20 anni a questa parte? Questo scenario lo ritengo poco plausibile, vista l'esperienza del governo Monti, ma fare un ragionamento ipotetico non costa niente.

Se finalmente venissero fatte le riforme, se la situazione economica italiana migliorasse, quello che ha più da rimetterci è il movimento di grillo. E infatti il gran capo pentastellato è l'unico che sta tirando fuori scenari apocalittici con cui cerca di spaventare gli adepti e i potenziali elettori: lui ha bisogno del caos per potersi rafforzare, le cose devono andare male per poter avere maggior peso elettorale, anche perché alla prima prova dei fatti successiva al voto di febbraio (le elezioni regionali in Friuli) le cose sono andate maluccio per lui, più per i proclami lanciati nei giorni precedenti le elezioni che per i risultati effettivi, comunque in netto calo rispetto alle politiche di febbraio. Ha da rimetterci parecchio anche il PD, visto che dopo le elezioni ha cercato invano un accordo con i grillini e adesso è costretto a fare il tanto odiato governo di larghe intese che, anche se funzionasse e facesse tutto quello che deve fare, gli farà perdere voti. Insomma, alla fine della storia quello che ci guadagna è B., che in questo momento passa per grande statista e per colui che ha anteposto gli interessi della nazione a quelli suoi personali. Anche se al 99,99999999%, appena sentirà qualcuno dei suoi interessi in pericolo o capirà che gli conviene tornare a votare, staccherà la spina al governo Letta. Insomma, alla fine di tutto quello che ci guadagnerà è sempre lui, il grande capo che da 20 anni condiziona l'intera vita politica italiana.

Questo non è assolutamente un problema in un paese democratico, ognuno può votare chi ritiene più opportuno; basta solo che alla prossima volta che B. pensa agli affari suoi non saltino fuori gli ex elettori delusi che si stracciano le vesti chiedendo chi l'ha votato "quello là". L'avete voluto voi, bisogna anche avere il coraggio di dire "l'ho votato" una volta tanto. Perché se vai in giro sembra sempre che nessuno l'abbia mai votato, eppure 10 anni di governo se li è fatti. Chissà come ci sarà riuscito...